C’è un momento in cui lo capisci: vuoi qualcosa di piccolo, veloce, “tagliente” al palato, che ti dia la sensazione di rimettere in moto la giornata. E lì entra in scena il ginger shot fai da te, quel concentrato piccante che sembra urlare “ci sono!” ancora prima del caffè.
La buona notizia è che prepararlo in casa è più semplice di quanto sembri. La notizia ancora migliore è che puoi calibrarlo su di te, più agrumato, più speziato, più dolce, o spudoratamente forte.
Perché lo ginger shot è così “potente” (al gusto)
Non è magia, è equilibrio. Lo zenzero fresco porta il pungente e il calore, gli agrumi aggiungono acidità e freschezza, l’acqua rende tutto frullabile e bevibile. Poi ci sono gli extra: curcuma, pepe nero, un pizzico di Cayenna, oppure un tocco di miele per arrotondare.
È una bevanda concentrata, pensata in formato “shot”, quindi 30-60 ml per volta. E sì, il sapore è intenso, ma è anche il motivo per cui tanti la adorano.
Ingredienti (circa 4-8 porzioni da shot)
- 70-90 g di zenzero fresco
- 2 arance
- 2 limoni (oppure solo limoni se lo vuoi più deciso)
- 100-200 ml di acqua
- Opzionali (scegli 1-2, non serve esagerare):
- 1 cucchiaino di curcuma (fresca o in polvere)
- 1 pizzico di pepe nero
- 1 pizzico di peperoncino di Cayenna
- 1-2 cucchiaini di miele o sciroppo d’agave
- 50-100 ml di latte di cocco (per “smussare” il piccante)
Metodo (classico, frullatore + filtraggio)
- Prepara le materie prime: sbuccia lo zenzero. Pela arance e limoni, eliminando più parte bianca possibile (è quella che può dare amaro). Se usi curcuma fresca, sbucciala.
- Taglia grossolanamente tutto, giusto per aiutare le lame del frullatore.
- Frulla: metti nel mixer zenzero, agrumi e 100 ml d’acqua (aggiungi anche curcuma e spezie se le vuoi). Frulla circa 2-3 minuti, finché il composto è ben rotto e uniforme.
- Filtra: versa in un colino a maglia fine o in una garza pulita e strizza bene. Qui succede la parte più “artigianale”, ma è anche quella che trasforma una polpa fibrosa in uno shot pulito e concentrato.
- Regola: assaggia. Se è troppo forte, aggiungi un filo d’acqua. Se è troppo aggressivo, un cucchiaino di miele o un goccio di latte di cocco lo rendono più gentile.
- Imbottiglia: versa in bottigliette o barattolini piccoli, chiudi e riponi in frigo.
Tre varianti che cambiano tutto (senza complicarti la vita)
- Versione bollita (più morbida): grattugia lo zenzero, fallo sobbollire 5-10 minuti in acqua, lascia raffreddare e poi frulla con succo di limone, curcuma e un pizzico di Cayenna. Risulta meno “spigoloso”.
- Versione arancione: aggiungi 1 carota e mezza mela. Ottieni uno shot più rotondo, perfetto se stai iniziando e non vuoi l’effetto “fuoco”.
- Versione curcuma potenziata: curcuma + pizzico di pepe nero (classico abbinamento), con limone come base. Qui il trucco è non esagerare col pepe, deve restare un accento.
Come si beve (e quando)
Il modo più comune è 1 shot al giorno, spesso a stomaco vuoto. Se però sei sensibile all’acidità o al piccante, prova dopo colazione o dimezza la dose. Immaginalo come un “concentrato”, non come un succo da bicchiere grande.
Conservazione e pratiche furbe
In frigo si conserva in genere 4-7 giorni, in contenitori ben chiusi. Un consiglio semplice che cambia tutto: prepara una “base” e porzionala in piccoli vasetti, così non apri e richiudi lo stesso contenitore ogni mattina.
Se hai un estrattore, puoi evitare il filtraggio e ottenere uno shot più limpido con meno fatica. Con il frullatore, invece, la garza resta l’alleata numero uno.
Il segreto finale: la tua dose di zenzero
Lo ginger shot non è una prova di coraggio. Parti con 70 g di zenzero, assaggia e alza gradualmente. È un po’ come imparare a conoscere il carattere di un ingrediente, lo stesso zenzero che trovi anche nella curcuma come “parente” speziato di viaggio, e capisci presto quando la tua versione è quella giusta.
Quando trovi la tua ricetta, diventa un rituale: piccolo, pungente, e sorprendentemente soddisfacente.




