C’è un errore che vedo fare ogni anno, proprio quando l’aria si fa pungente e l’orto sembra “in pausa”: piantare le cipolle a fine dicembre. Sembra un gesto innocente, quasi un anticipo furbo, ma spesso è la scorciatoia che rovina il raccolto prima ancora di iniziare.
Perché dicembre è il momento sbagliato (quasi sempre)
Le cipolle non sono “difficili”, però hanno un senso del tempo molto preciso. A fine dicembre, nella maggior parte delle zone, si sommano tre problemi che insieme diventano una trappola:
- Freddo intenso: il terreno è gelido, le radici faticano ad attecchire e la crescita si blocca.
- Germinazione lenta o nulla: i semi restano fermi, e nel frattempo aumentano i rischi di marciumi.
- Stress da freddo: una piantina giovane che non ha avuto modo di acclimatarsi può reagire con la famigerata prefioritura, cioè la fioritura prematura che porta a bulbi piccoli e scarsi.
In pratica, in questo periodo non stai “guadagnando tempo”, lo stai perdendo, perché la pianta entra in sofferenza proprio nella fase in cui dovrebbe costruire le basi.
Il caso delle cipolle invernali: sì, ma non così tardi
Qui nasce l’equivoco. Esistono varietà dette invernali, e quindi viene spontaneo pensare: “Allora posso piantarle anche in inverno”. Il punto è che l’inverno va preparato prima.
Le cipolle invernali di solito si:
- seminano in autunno (tra settembre e novembre),
- oppure si trapiantano con bulbilli a novembre.
Così facendo, la pianta ha tempo per fare un minimo di apparato radicale e affrontare il freddo con più energia. Se invece le metti a dimora a fine dicembre, spesso si ritrovano subito contro gelate e sbalzi termici senza aver “messo radici” davvero. Il risultato tipico è un orto pieno di piantine ferme, ingiallite, o che ripartono male in primavera.
Il caso delle cipolle primaverili ed estive: aspettano temperature diverse
Le cipolle da raccolta estiva hanno un’altra logica. In genere:
- si seminano da febbraio a marzo (meglio in semenzaio, se fa ancora freddo),
- si trapiantano da marzo ad aprile (o fino a maggio nelle zone più fredde).
Qui il problema di dicembre è ancora più evidente: il terreno freddo non aiuta l’attecchimento, e la pianta rischia di rimanere “nanizzata” a lungo. Inoltre, quando una cipolla subisce stress, poi può interpretare la stagione in modo confuso, anche per via del fotoperiodo, e questo si riflette sulla formazione del bulbo.
Il calendario giusto, per non sbagliare più
Tenere a mente due finestre è il modo più semplice per proteggere il raccolto.
| Tipo di cipolla | Semina | Trapianto | Raccolta tipica |
|---|---|---|---|
| Invernali | Settembre, novembre | Novembre (bulbilli) | Aprile, maggio |
| Primaverili/estive | Febbraio, marzo | Marzo, maggio | Luglio, settembre |
Nota pratica: in zone molto miti alcune eccezioni sono possibili, ma “fine dicembre” resta un periodo rischioso, perché basta una notte di gelata per compromettere settimane di lavoro.
I segnali che indicano che stai forzando troppo
Se hai già piantato e vuoi capire come sta andando, osserva:
- Foglie che ingialliscono presto o si afflosciano senza motivo.
- Crescita quasi ferma per settimane.
- Piantine che “scappano” in fiore appena la primavera accenna a partire (classica prefioritura).
- Terreno sempre umido, poco drenante, con odore di ristagno (campanello d’allarme per i marciumi).
Cosa fare adesso: alternative intelligenti (senza perdere la stagione)
Se l’impulso di “fare qualcosa” a dicembre è forte, ti capisco. Ma puoi usare questo tempo a tuo vantaggio:
- Prepara il letto di semina: terreno soleggiato e soprattutto ben drenato.
- Arricchisci con compost maturo, senza esagerare con l’azoto.
- Programma distanze corrette: 10-15 cm tra piante e 25-30 cm tra file.
- Se vuoi essere pronto, acquista bulbilli di qualità e conservali bene fino al trapianto primaverile.
La verità è semplice e liberatoria: non piantare cipolle a fine dicembre non è “rinunciare”, è proteggere il tuo raccolto. Aspetti la finestra giusta, e quando le temperature si allineano, le cipolle fanno il resto quasi da sole.




