Trofie al pesto genovese fatto in casa: ecco la ricetta originale

C’è un momento preciso in cui capisci che le trofie al pesto genovese fatto in casa non sono “solo pasta”, è un piccolo rito: il profumo del basilico, l’olio che lucida le foglie, la cremosità che avvolge tutto. Se cercavi la ricetta originale, qui trovi dosi chiare, gesti tradizionali e i trucchi per non ritrovarti con un pesto scuro o amaro.

La promessa della ricetta originale (i 7 ingredienti)

La versione più fedele del pesto genovese si regge su pochi elementi, ma devono essere quelli giusti. Gli ingredienti “canonici” sono sette: Basilico Genovese DOP, olio extravergine d’oliva (se ligure, ancora meglio), Parmigiano Reggiano DOP, Pecorino (tradizionalmente Fiore Sardo), pinoli, aglio, sale grosso. Sembra semplice, e lo è, però ogni dettaglio pesa.

Ingredienti (per 4 persone)

Per il pesto genovese

  • Basilico (solo foglie): 80 g
  • Olio extravergine d’oliva: 90 ml
  • Parmigiano Reggiano DOP grattugiato: 70 g
  • Pecorino (Fiore Sardo o sardo stagionato) grattugiato: 30 g
  • Pinoli: 25 g
  • Aglio: 1 spicchio (2 se lo ami deciso)
  • Sale grosso: 1 pizzico generoso

Per le trofie con patate e fagiolini

  • Trofie: 400 g
  • Patate: 200 g (a dadini piccoli)
  • Fagiolini: 200 g (spuntati)
  • Sale per l’acqua: q.b.
  • Facoltativi: 1 cucchiaio di Parmigiano, qualche pinolo tostato

(Per 2 persone, dimezza tutto senza paura, è la via più lineare.)

Metodo (mortaio o frullatore, senza stress)

1) Preparazione delle foglie, il passaggio che cambia tutto

  1. Lava il basilico velocemente in acqua fredda.
  2. Asciugalo benissimo, con delicatezza (tamponando). L’acqua residua è una delle cause principali di ossidazione e colore spento.
  3. Tieni da parte qualche foglia “perfetta” per un profumo finale, se ti va.

2) Pesto al mortaio (tradizione e profumo pieno)

  1. Nel mortaio pesta aglio e sale grosso fino a ottenere una crema.
  2. Aggiungi i pinoli e continua a pestare.
  3. Unisci il basilico poco per volta. Lavora con movimenti rotatori lungo le pareti, come se stessi “accarezzando” le foglie. Qui nasce quel verde vivo che in frullatore è più difficile.
  4. Incorpora i formaggi.
  5. Versa l’olio a filo, mescolando fino a una crema omogenea. Non serve “montare”, serve legare.

3) Pesto al frullatore (veloce, ma con qualche regola)

  1. Metti lame e bicchiere in freezer 10 minuti (basta poco per aiutare).
  2. Inserisci aglio, sale, pinoli e basilico.
  3. Frulla a impulsi brevi, a bassa velocità.
  4. Aggiungi i formaggi, poi l’olio a filo, frullando il minimo indispensabile. Se scaldi il composto, perdi colore e dolcezza del basilico.

Trofie, patate e fagiolini: la cottura “alla ligure”

  1. Porta a bollore una pentola grande con acqua salata.
  2. Butta dentro le patate a dadini.
  3. Dopo 5 minuti aggiungi i fagiolini.
  4. Dopo altri 5 minuti (indicativamente) unisci le trofie e cuoci fino al dente.
  5. Scola tenendo da parte una tazza di acqua di cottura.
  6. Condisci fuori dal fuoco: metti pesto in una ciotola capiente, stemperalo con un po’ di acqua di cottura, poi aggiungi pasta, patate e fagiolini. Mescola finché diventa vellutato, non asciutto.

Trucchi per un pesto verde e cremoso

  • Non cuocerlo mai: il pesto va scaldato solo dal calore della pasta.
  • Se vuoi un verde super brillante, puoi sbollentare velocemente parte del basilico (pochi secondi), poi raffreddarlo in acqua e ghiaccio, ma è un aiuto “moderno”, non un obbligo.
  • Se risulta troppo denso, non aggiungere altro olio subito, usa prima acqua di cottura, rende la salsa setosa.

Alla fine, la risposta è semplice: la “ricetta originale” si sente non perché è complicata, ma perché è precisa. E quando le trofie raccolgono quella crema profumata, capisci che il tempo che ci hai messo era esattamente quello giusto.

SchoolNews

SchoolNews

Articoli: 38

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *